Data l’importanza della posta elettronica e delle criticità che ancora oggi ne minacciano l’integrità, focalizziamoci su come deve essere fatta una buona protezione. Nessuno mette in dubbio, infatti che una buona o anzi ottima protezione sia strettamente necessaria per i nostri preziosi archivi di email e per i flussi di messaggi che ogni giorno ci scambiamo con il mondo.
1) La protezione deve essere multi-piattaforma e multi-device
La posta elettronica è una risorsa di cui a volte si può decidere un cambiamento di gestione, da gestione interna a gestione esterna, da gestione on-premise a gestione in cloud o addirittura secondo criteri di gestione misti. Inoltre, avremo sempre la necessità di gestire le protezioni su diversi tipi di device, dai client desktop ai computer portatili fino ai sempre più frequenti tablet e smartphone. In questo senso la protezione deve essere tale da garantirci la massima flessibilità operativa.
2) La protezione deve conciliare la sicurezza con l’utilizzabilità della posta elettronica
E’ chiaro che oggi riceviamo minacce e veri e propri attacchi con grande frequenza. Allo stesso tempo siamo sempre più bisognosi di utilizzare lo strumento della posta elettronica con grande libertà, per le nostre esigenze quotidiane. La protezione della nostra email, quindi, deve poter controllare senza bloccare l’utente e deve poter consentire quei meccanismi di verifica che possono lasciare tranquillo l’utente di poter agire senza sbagliare troppo. Ad esempio una email con degli allegati dovrebbe poter essere aperta senza timore di scatenare una catastrofe informatica o quanto meno l’utente dovrebbe poter essere avvertito qualora l’allegato risultasse degno di sospetto…
3) La protezione deve potere essere personalizzabile
L’aumento della complessità delle nostre comunicazioni dipende certamente da tematiche organizzative legate alla nostra azienda ma anche e in qualche caso soprattutto dalla nostra gestione personale delle comunicazioni stesse e, in ultima analisi, da noi stessi come individui. Da qui la necessità di poter avere un margine di manovra personale per poter agire sulla protezione usandola a nostro beneficio. Ad esempio una buona misura di protezione deve poter consentire di gestire le proprie blacklist e le proprie whitelist personali, perché il modo di comunicare e di ricevere informazioni così come di ricercarle non può più essere uguale per tutti. Siamo individui unici e complessi e la protezione della posta elettronica deve tenere in conto questo elemento fondante della nostra identità.
Ecco dunque che Atinet si è focalizzata anche su queste caratteristiche di ottimalità di una buona protezione per la posta elettronica, oltre che sulle “feature” più strettamente tecniche legate alla performance dello strumento.
Per approfondire i dettagli della proposta Atinet in tema di protezione della posta elettronica è disponibile un articolo di stampo tecnico Protezione dell’email.